Chi siamo

Le Gonne Ruffiane nascono per gioco nella primavera del 2019 durante una vendita tra amiche. In quell'occasione vendo in una sola mattinata le trenta gonne che avevo cucito per divertimento e ricevo richieste per realizzarne molte altre.

Era un periodo in cui sentivo la necessità di fare qualcosa che mi distraesse dal lavoro di mamma e casalinga, ma che non mi allontanasse troppo dalla famiglia, qualcosa che desse voce alla mia creatività. Così mi sono avvicinata al cucito e ho scoperto che è geometria, calcolo, proporzioni, ma soprattutto riflessione.

Ho imparato a cucire da autodidatta: mi appassionava l'idea di creare qualcosa che si potesse indossare, sfruttando tessuti preziosi come la seta per renderli quotidiani o tessuti molto semplici per renderli particolari. Ed è così che è iniziata una nuova avventura, che il lockdown (per assurdo) ed Instagram, hanno aiutato a crescere.

Sono una piccola artigiana e amo il lavoro manuale, anche se ho studiato per fare tutt’altro. Lo trovo estremamente rilassante e curativo. Ho cominciato realizzando personalmente tutti i modelli, poi con l'aumentare delle richieste, ho dovuto affidarmi, per la produzione, al supporto di un laboratorio di confezione.

Sono partita dalla ricerca dei tessuti: inizialmente acquistati presso l'azienda tessile di mio marito, a Como, e in seguito anche da altri fornitori tutti rigorosamente italiani eccetto che per i wax africani.

Sono quasi sempre pezze fine serie o tessuti venduti a peso, ma non per questo di minor valore o bellezza, anzi talvolta veri e propri pezzi unici. La ricerca, tuttavia, riguarda anche i materiali per le rifiniture, come gli elastici, il leitmotiv del brand da cui il nome prende spunto.

Difatti le gonne possono vestire sempre un paio di taglie, poiché hanno tutte l'elastico in vita, tranne quelle a portafoglio che sono taglie uniche. Ecco perché Ruffiane! La collezione prevede circa una decina di modelli, con nomi femminili, e tra i più richiesti ci sono la Sissy, la Chloé e la Gisèle.

Sono molto soddisfatta ma non voglio venir meno alla promessa che avevo fatto a me stessa: le gonne dovevano essere prima di tutto un divertimento e poi sarebbero potute diventare un lavoro vero e proprio.